I giovani dipendono dalla tecnologia: focus con gli esperti Eventi a Caserta

Oggi uno dei motivi che può condurre gli adolescenti a situazioni di disagio, è la dipendenza tecnologica. Immersi come siamo nel mondo a “connessione totale”, abbiamo l’impressione di non essere mai soli, avere tanti amici e sentirci sempre al sicuro. Noi siamo certi che spesso la comunicazione mediante tecnologia, mentre da un lato ci aiuta e ci risolve molti problemi, dall’altro ci allontana e non ci permette una relazionalità piena e completa.

Abbiamo timore che un uso esagerato e sconsiderato della tecnologia, soprattutto in età precoce, conduca ad isolamento e può portare a nuove patologie comportamentali. Un ruolo fondamentale, all’uso corretto e produttivo di tutti i sussidi tecnologici per la comunicazione, lo svolgono gli insegnanti e gli educatori in generale, ma l’ausilio più efficace deve essere quello familiare. Osservare in famiglia comportamenti corretti e non convulsi nei confronti dei mezzi di comunicazione digitale, aiuta a formare personalità equilibrate e non dipendenti.

L’incontro di venerdì 14 dicembre, presso l’Auditorium del liceo Garofano, con inizio alle ore 17:00, è riservato a tutti gli adulti e a tutti i genitori che sono preoccupati e si interrogano su quali possano essere gli atteggiamenti meno dannosi per i propri figli, per educarli ad un corretto rapporto con gli strumenti di comunicazione. Ospite dell’incontro sarà un esperto d’eccezione, il dott. Giovanni Siena, psicologo-mediatore familiare esperto in dipendenze teconologiche, componente dell’Associazione Dipendenze Tecnologiche di Roma. Il dott. Siena segue proprio i ragazzi affetti da dipendenza tecnologica.

L’incontro si inserisce nel programma formativo messo a punto dall’associazione GENIA, che è un “Osservatorio territoriale per la ricerca e lo studio della condizione giovanile, dei fenomeni di bullismo e cyberbullismo e delle nuove frontiere della cittadinanza attiva”. L’Osservatorio, che è presieduto da Anna Giavobone, è nato da una intuizione di Giovanni Di Cicco e annovera tra i soci fondatori diversi ricercatori universitari e professionisti che studiano e affrontano le problematiche giovanili. Conta l’adesione, fino ad oggi, di oltre venti istituti scolastici e si pone l’obiettivo di studiare e di individuare percorsi di formazione per i giovani e per gli adulti, per lo sviluppo di personalità non aggressive, né dipendenti.